Argomento: l’amore sacro e l’amor profano.
Già nel Medioevo, diversi poeti hanno scelto di descrivere nelle proprie poesie due tipologie di amore: l’amore sacro e l’amore profano. Si ebbe infatti nel ‘200 una corrente poetica chiamata “amor cortese” , in cui la donna era vista dall’amante come un essere sublime e irraggiungibile, in certi casi addirittura divino, tale da produrre effetti miracolosi e da essere degno di venerazione e di culto. Questo non è però un amore spirituale e platonico, anzi, esso presenta spesso accese note sensuali. Quest’amore profano non viene ben visto dalla Chiesa; nasce così un conflitto tra amore e religione, tra culto per la donna e culto per Dio.
Al contrario, negli ultimi decenni dello stesso secolo si sviluppò con lo Stil Novo una nuova concezione dell’amore, che può essere definito sacro in quanto la donna viene esaltata come figura angelica e dispensatrice di salvezza. Essendo tale, è vista come messaggero di Dio. Amarla e obbedirla è come amare e obbedire Dio stesso.
Tra vari poeti, Dante Alighieri ci fornisce degli esempi sia dell’amore sacro che dell’amore profano. Nella Vita Nuova infatti, nel terzo stadio dell’amore, quest’ultimo viene definito “mistico”, ossia che riguarda la religione, la fede, l’astrazione dalla realtà sensibile e l’elevazione dell’animo. L’amore per la donna è qui intermediario tra Dio e l’uomo.
Nella Divina Commedia invece, nel V canto dell’inferno egli incontra una coppia di amanti. Si tratta di Paolo e Francesca, uccisi da Gianciotto per il tradimento subito per mezzo di sua moglie (Francesca) e suo fratello (Paolo). La passione che unì i due non aveva in sè nulla di depravato: solo le circostanze, dell’essere essi già uniti in matrimonio con altri, e soprattutto l’essersi abbandonati a essa, li resero colpevoli. L’amore passionale, carnale e adultero dei due amanti è appunto un amore profano.
Più vicino ai giorni nostri, anche la musica ha affrontato il tema di amore sacro e amore profano. Ne è un esempio eclatante la canzone del cantautore Fabrizio De André “Bocca di Rosa”. De André canta qui l’amore offerto in vendita (profano) e l’amore delle mogli tradite (sacro, perchè esse sono state unite ai rispettivi mariti per mezzo del sacramento del matrimonio). Il finale della canzone fu inizialmente ritenuto scandaloso, poichè avvicina la figura di Bocca di Rosa (amore profano) a quella della Vergine (amore sacro).
Attenta alla sintassi. Cerca di argomentare meglio gli argomenti in modo che non sembri la semplice sintesi degli argomenti svolti in letteratura.
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